Vieni a scoprire la storia del cantiere di Monfalcone, di coloro che ci hanno lavorato e vissuto. Vivi l’esperienza di immedesimarti in un operaio al lavoro, esplora virtualmente e fisicamente il cantiere ed ammira le navi in costruzione. Esplora quello che è stato il primo esempio di città fabbrica in Italia, gli edifici simbolo di una comunità che all’inizio del secolo scorso è cresciuta nel territorio di Panzano.
Esplora l’ampio archivio presente sul sito, scoprirai l’esistenza di moltissime navi, idrovolanti e aerei. Il cantiere di Monfalcone ha prodotto oltre 1.000 modelli dal giorno della sua nascita.
🛳 Sabato 29 novembre vi aspettiamo per la visita guidata al museo e cantiere, un`occasione per scoprire la storia del Novecento industriale di Monfalcone, tra società e sviluppo delle tecniche di costruzione navale.
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Oggi, 20 novembre, ricordiamo il viaggio inaugurale del Conte Biancamano sulla linea Genova–New York e concludiamo la nostra rubrica dedicata a questa storica nave, protagonista di un capitolo importante della navigazione del Novecento.
Dalle sue origini, che lo hanno consacrato tra i giganti del mare, ai numerosi viaggi intercontinentali, il Conte Biancamano ha attraversato gli oceani collegando mondi, persone e culture.
Grazie al lavoro di musealizzazione, una parte significativa della nave è oggi preservata e accessibile al pubblico presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci di Milano: un’eredità concreta che permetterà anche alle nuove generazioni di scoprire l’importanza di uno dei transatlantici più emblematici del secolo scorso.
Il MuCa non si ferma! Venerdì 21 novembre, le nostre porte rimarranno aperte per voi! Vi aspettiamo per un viaggio imperdibile nella storia della cantieristica navale della nostra città!
A Milano si trova il Conte Biancamano, autentico transatlantico di cui una parte significativa è conservata al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”. Smantellata a La Spezia, la nave fu ricostruita tra il 1961 e il 1964 nel Padiglione Aeronavale, con il ponte di comando, alcune cabine di prima classe e il grande salone delle feste, oggi tra gli allestimenti più iconici del Museo.
Ieri nella giornata di sabato 15 novembre la Sala Biancamano ha ospitato la presentazione del volume “Un secolo di storie. Il transatlantico Conte Biancamano al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci”, edito da Ca’ Foscari University Press per il centenario del transatlantico, l’ultima grande nave passeggeri italiana costruita all’estero. Il libro, in formato open access, ripercorre le molteplici vite della nave: dalle traversate oceaniche che ne segnarono il mito, al periodo fascista con rotte verso Africa orientale, India e Cina, al suo impiego durante la Seconda guerra mondiale, fino alla rinascita come spazio museale, intrecciando storia, industria e memoria.
Introdotta da Fiorenzo Marco Galli, Direttore Generale del Museo, la presentazione ha visto gli interventi di Giovanni Pietrangeli, Marco Iezzi, Valentina Fava, Roberto Giulianelli e Giulio Mellinato.
Vi invitiamo alla passeggiata culturale di Panzano, per scoprire la straordinaria Città Giardino ideata e progettata dall`ingegnere Dante Fornasir! 📅 Quando: Domenica 16 Novembre ⏰ Ritrovo: 9:45 presso l`Europalace Hotel 🚶 Partenza: Ore 10:00 dall`Europalace Hotel Non perdere l`occasione di conoscere un pezzo fondamentale della storia di Monfalcone! ➡️ Prenotazioni obbligatorie! 📧 Scrivi a: info@mucamonfalcone.it 📞 Chiama il numero: 0481 494901
Il Conte Biancamano, oltre a essere più grande dei suoi predecessori, rappresentava una versione migliorata sotto ogni aspetto: dalla perfezione del motore, alla magnificenza degli allestimenti, di cui ne parlò anche la rivista inglese "The Shipbuilder" nel 1926. Durante il suo trasferimento alla linea del Lloyd Triestino verso l`Oriente, furono apportate modifiche alle aree alberghiere, con una nuova verniciatura bianca e l’aggiunta di un lido e una piscina per soddisfare le esigenze dei passeggeri.
Il vero punto di interesse fu il riallestimento post-bellico, in cui si affermò una tendenza pluralista, che vide l`intervento di architetti come Boico, Cervi e Frandoli, i quali crearono saloni dall’atmosfera eclettica. Nei vari ambienti della nave erano presenti opere d`arte di artisti come Mascherini, Bergagna, Music e Brumatti, che arricchivano l`atmosfera con disegni, stampe e dipinti unici.
🚢 Nato per i collegamenti con il Nord America, il Conte Biancamano iniziò il suo viaggio inaugurale sulla rotta Genova–New York, segnando l`inizio del primo capitolo della sua storia. Pensato per una clientela facoltosa, Il Conte Biancamano nel 1932 passò sotto la bandiera della Navigazione Generale Italiana e venne impiegato sulle rotte del Sud America, ma solo due anni più tardi, nel 1934, svolse cruciali missioni per il Ministero della Marina, trasportando truppe e materiali bellici in Africa Orientale. Ceduto nel 1937 al Lloyd Triestino fu destinato stavolta al Medio ed Estremo Oriente. Successivamente, allo scoppio della Seconda guerra mondiale, venne requisito dagli Stati Uniti, che lo ribattezzarono Hermitage e lo trasformarono in nave da trasporto truppe, capace di ospitare fino a 7000 uomini. Restituito all`Italia e al suo nome originale dopo la guerra, il Conte Biancamano continuò il suo servizio epico tra Nord e Sud America, prima di essere posto in disarmo nel 1960. L`epilogo della sua attività racconta un totale di 364 viaggi di linea e più di 350.000 passeggeri accolti a bordo.
🛳 Lungo 198,9 metri e largo 23,2, con una stazza lorda di 24.416 tonnellate, il Conte Biancamano rappresentava una versione più imponente dei suoi predecessori Conte Rosso e Conte Verde. Il transatlantico era mosso da due gruppi turboriduttori a doppia elica, in grado di sviluppare una potenza di 24.000 cavalli, che gli consentivano di raggiungere una velocità di servizio di 20 nodi e una massima di 21.
La capacità ricettiva era distribuita in quattro classi: 280 passeggeri in prima classe, 420 in seconda, 390 in terza e 660 nei cameroni, assistiti da un equipaggio di 500 persone.
Celebre anche per la sontuosità dei suoi interni, la nave vantava un’architettura d’eccellenza curata da artisti e architetti italiani, tra cui Adolfo Coppedè, e decorazioni raffinate come quelle del celebre Salone delle Feste. Oggi, alcune sezioni originali — tra cui il Salone delle Feste, il ponte di comando e alcune cabine di prima classe — sono conservate al Museo Nazionale Scienza e Tecnologia “Leonardo da Vinci” di Milano.
Il calafato o maestro calafato, è un artigiano specializzato nel calafataggio, il mestiere di rendere impermeabili navi e imbarcazioni in legno attraverso la sigillatura delle fessure tra le tavole del fasciame. Le principali attività del calafato comprendono l’inserimento di materiali fibrosi, come stoppa o cotone, nelle giunture dello scafo, seguita dalla sigillatura con sostanze impermeabilizzanti quali pece, catrame o resine, con applicazione di vernici protettive. Questo lavoro è essenziale non solo per garantire l’impermeabilità delle imbarcazioni, ma anche per la loro manutenzione ordinaria e straordinaria e per il restauro di imbarcazioni storiche in legno. Gli strumenti tipici del calafato includono scalpelli, mazzuoli e pennelli, mentre i materiali utilizzati sono evoluti nel tempo: dai tradizionali stoppa e pece bollente, si è passati a fibre sintetiche e resine moderne, pur mantenendo invariata la tecnica di base. Il mestiere richiede notevole precisione e forza fisica, in quanto si tratta di un’attività fisicamente impegnativa. #muca #mucamonfalcone #museodellacantieristica #Calafato #Calafataggio #AntichiMestieri…
Il Conte Biancamano fu varato nel 1925, considerata la prima "città galleggiante" e l`ultimo transatlantico italiano costruito all`estero. Prese il nome da Umberto I Biancamano, capostipite di Casa Savoia. La nave fu costruita nei cantieri William Beardmore & Co di Dalmuir, vicino a Glasgow, per la compagnia genovese Lloyd Sabaudo, andando ad arricchire una flotta che includeva già le navi gemelle Conte Rosso e Conte Verde. Sotto il Lloyd Sabaudo, operò sulle rotte del Nord e del Sud America, offrendo una notevole capacità di accoglienza per diverse classi di passeggeri. Nel 1932, entrò a far parte della Italia Flotte Riunite e nello stesso anno compì la prima crociera di piacere della nuova compagnia. Con lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, fu requisita dalla US Navy e impiegata come nave da guerra (unità di trasporto truppe) con il nome di Hermitage. Al termine del conflitto, la nave fu completamente riallestita e tornò a navigare con il suo nome originale, diventando la prima unità della rinnovata flotta mercantile italiana.